Da oggi iniziamo una nuova avventura nell’ambito caseario andando a scoprire questa importante realtà iniziando dalla CISSVA in Valcamonica.
Oggi dopo aver attraversato la Valle Camonica nell’ambito vitivinicolo, (Consorzio CISSVA Valcamonica) iniziamo una nuova avventura nel settore caseario.
Ci teniamo a riportarvi esattamente la propria descrizione presente sul proprio sito web:
Il Caseificio Sociale della Valle Camonica e del Sebino nasce nel 1982 allo scopo di organizzare in modo imprenditoriale l’attività di raccolta del latte crudo e di successiva trasformazione.
Questo ha salvato non solo l’economia del territorio e delle singole famiglie di agricoltori, impegnati in un’attività montana in netto declino,
ma ha anche dato vita ad una Cooperativa strutturata in grado di valorizzare il know how produttivo ed ottimizzare tutti i processi per conquistare un posto importante sul mercato provinciale.
Oggi il Caseificio CISSVA ha un laboratorio con macchinari tecnologicamente avanzati a supporto del lavoro dei nostri casari, il quale ci permette di trattare annualmente circa 12/13 milioni di litri di latte.
Il punto forte della nostra Cooperativa è la perfetta tracciabilità della Filiera, ogni azienda agricola e ogni allevamento coinvolti nel processo,
dal produttore di latte fino alla commerciante del formaggio, passando per la trasformazione e il trasporto, sono identificate e rintracciabili in modo preciso dal consumatore finale.
CISSVA è una dinamica azienda in costante movimento ed evoluzione. Lo sguardo è volto sempre verso il consumatore finale,
studiando giorno dopo giorno le sue esigenze alimentari e i suoi desideri, allo scopo di proporre novità in grado di soddisfarle pienamente.
Un altro obiettivo molto importante è la creazione di una solida rete di vendita e di consegne rapide e puntuali da effettuare con mezzi propri, espandendo l’orizzonte di mercato oltre la provincia di Brescia.
Il Caseificio CISSVA è conforme allo standard DTP 019 e UNI EN ISO 22005:2008 “Rintracciabilità nelle filiere agroalimentari”